Lerka Minerka Forum - I Battenti di San Pellegrino ad Altavilla

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 I Battenti di San Pellegrino ad Altavilla
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giuma
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830 Messaggi

Inserito il - 10 settembre 2008 : 10:58:11  Mostra Profilo Invia a giuma un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Anche se sono poche scatti fatti a volo vi volevo far vedere questo piccolo reportage sui battenti di Altavilla Irpina, manifestazione che reputo interessante...





I BATTENTI DI S. PELLEGRINO


Chi, oggi, il 24 agosto decide di spostarsi fino ad Altavilla ha l'occasione di vivere un'esperienza davvero straordinaria ed emozionante.
In apparenza tutto è assai simile alle grandi feste patronali di molte città del sud. Il lungo, ampio e vivacissimo corso della città, autentica rambla in terra irpina, è sovraffollato di gente, ravvivato da fitte luminarie e cinto sui lati da interminabili file di bancarelle. I venditori contrattano con i clienti, i passanti si guardano intorno incuriositi, gli avventori affollano bar e pasticcerie o si godono la confusione festaiola seduti all'aperto sui tavoli che occupano i grandi marciapiedi, sorseggiando una bibita o gustando un gelato.La musica diffusa dagli altoparlanti dei venditori di CD domina su tutto.
Battenti si s.PellegrinoA un certo punto però, un suono stridulo di trombetta avverte i più attenti che il momento è giunto. Il lungo viale improvvisamente si libera, la gente si assiepa sui lati della strada guardando in su, verso l'inizio della via. Sono arrivati loro:i Battenti .
Sono uomini e donne, giovani e adulti, ragazzi e bambini. Tanti i bambini, fin dalla più tenera età, addirittura neonati. Gli uomini indossano un ampio e leggero pantalone bianco e una canottiera, di quelle che un tempo portavano i nostri braccianti; le donne una camicia bianca e una gonna rossa. Sono tutti scalzi, compresi i bambini. Portano legata ai fianchi o a tracolla una lunga fascia rossa e saltellano incessantemente: mentre marciano e anche da fermi, durante le pause del percorso.
Battenti si s.PellegrinoI gruppi arrivano fin dal primo mattino: si dispongono in fila sui due lati della strada e procedono a passo veloce lungo il corso, fino a raggiungere la chiesa dell'Assunta. In mezzo a loro solo i "trombettieri" che liberi da ogni disciplina corrono in continuazione avanti e indietro, cadenzando col suono il ritmo della corsa.
I bambini sfilano tutti insieme, talvolta tenendosi per mano. I più piccoli e i neonati sono portati in braccio o sulle spalle da un genitore, generalmente il padre. E non deve essere facile correre scalzi, sotto il sole, coi figli in collo. La fatica si legge sui volti dei devoti: i corpi sono sudati, i piedi neri come pece, gli abiti sporchi, raffazzonati e con i bordi laceri. Come dovevano essere gli antichi pellegrini, dopo l'affanno e le insidie del viaggio; come i loro padri, di cui testimoniano e rinnovano la fede. Un suono prolungato, a metà percorso e in prossimità della chiesa, annuncia il rituale gesto devozionale dei Battenti, omaggio al Santo e insieme espressione viva di umiltà: tutti i devoti si prostrano bocconi sull'asfalto cocente, per interminabili secondi, nel silenzio assoluto, finché l'urlo stridulo della trombetta non li incita a correre.
Battenti si s.PellegrinoI gruppi si succedono, senza una particolare cadenza, per tutto il corso della mattinata. All'arrivo di un gruppo di Battenti, annunciati dal suono aspro della trombetta, il viale si apre per accoglierli e applaudirli, per poi richiudersi alle loro spalle, nella consueta confusione della festa. A vederli sembrano tutti uguali, ma ogni gruppo ha una sua particolarità: il modo di annodare o tenere la fascia, un fiore stretto in una mano, il particolare ritmo soffiato nella trombetta, una mano posata sul petto. Anche nel momento devozionale ogni gruppo segue un suo preciso rituale: i devoti si sdraiano completamente sulla strada, in file verticali o talvolta a spina di pesce; si inginocchiano piegando fino a terra la testa; restano fermi accentuando il saltellio.Sono molte centinaia i partecipanti, provenienti dai paesi irpini e del Sannio: raggiunta la chiesa dell'Assunta rendono omaggio al Santo, avanzando verso l'altare a piedi, in ginocchio o carponi, secondo il rituale del gruppo, e non trattenendo talvolta manifestazioni esteriori della fede tumultuosa che agita i loro cuori.
Per ultimi sfilano i padroni di casa: il gruppo Battenti di Altavilla. E' il gruppo più numeroso, quello che maggiormente accende l'entusiasmo della folla. Il suo percorso non si differenzia dagli altri, se non nella parte finale: la processione è infatti chiusa da un gruppo di battenti che portano a spalla su un semplice baldacchino l'effigie di San Pellegrino, una statua o talvolta un ragazzo abbigliato come il Santo, seduto su un trono e con la testa piegata sul braccio nella dolce posizione del dormiente.
Intanto, lungo il corso, il groviglio di festanti, bancarelle, turisti, fedeli, venditori, avventori e passanti si va diradando: è ormai ora di pranzo. Tornerà ad animarsi nel tardo pomeriggio e in serata: si accenderanno le fantastiche luminarie, ci saranno i cantanti e i fuochi d'artificio. Domani sarà festa grande: la festa di San Pellegrino.



Guarda il reportage completo a questo link:

http://www.lerkaminerka.com/foto/2008_08_24_battenti_altavilla/index.html




'o puorc è o mio e l'acciro pa coda!!
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